Bellini in quest’occasione abbina alla prospettiva lineare quella cromatica ed il punto di fuga è posizionato sulla verticale che divide la tavola in due.
All’estremità sinistra di una terrazza recintata vi è la Vergine seduta su un trono ed è affiancata da due figure femminili.
All’estremità opposta sono rappresentati due santi, San Sebastiano e San Giobbe.
Tra questi ultimi e la Vergine vi sono dei bambini (o meglio, dei putti) che consegnano al bambino seduto dei frutti e giocano attorno ad un albero (simbolo del biblico albero della vita) piantato in un vaso posto al centro della terrazza. Probabilmente si tratta di un’allegoria alla Resurrezione. Il bambino seduto sul cuscino è Gesù.
Il paesaggio è roccioso. Vi è in secondo piano un pastore all’interno di una grotta (che allude al pentimento), mentre a destra sono rappresentati Sant’Antonio e un centauro. Sullo sfondo, invece, vi è un piccolo borgo sotto il monte di sinistra.
L’acqua è un elemento di fusione fra la terrazza e l’ambiente circostante.
Di Federica Bertoni, Liceo L. A. Seneca, 5°L
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