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  • Federica Bertoni - Liceo L. A. Seneca

Il Museo Egizio di Torino

Il Museo Egizio di Torino, fondato nel 1824, è il più antico museo egizio al mondo ed è il secondo per importanza, dopo quello del Cairo.

Fu il re Carlo Felice, che unendo la collezione dell’egittologo Vitaliano Donati e i reperti di Casa Savoia, a dare vita al Museo.

Pochi anni prima era stato Bernardino Drovetti, console di Francia durante l’occupazione dell’Egitto, a collezionare 8.000 pezzi tra sarcofagi, papiri, mummie e statue.

Il primo direttore del museo, Ernesto Schiaparelli, avviò ulteriori campagne di scavi in Egitto e la collezione crebbe fortemente, arrivando a contare 30.000 pezzi.

Gli attrezzi giunti fino a noi hanno permesso di ricostruire la vita delle genti e dei faraoni dell'antico Egitto, tanto che Jean-François Champollion, potè dire che: “La strada per Menfi e Tebe passa da Torino”.

Tra i reperti più importanti ci sono la tomba di Kha e Merit, e il tempio rupestre di Ellesija, ma dal punto di vista storico il più importante è il Canone Reale, conosciuto come Papiro di Torino, una delle più importanti fonti sulla sequenza dei sovrani egizi in cui viene elencata la successione, l'età, e gli anni di regno.

Di grande impatto sono anche le statue delle dee Iside, Sekhmet e Ramesse II, scoperte da Vitaliano Donati nel tempio della dea Mut a Karnak.



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