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  • Mirko Vercelli

Linea retta, nuovo libro di Mirko Vercelli


“Questa non è una di quelle cose che sanno tutti.

Questa è una di quelle cose scritte a piè di pagina, in qualche rivista di settore, su di un tavolino logoro nella sala d’attesa di uno studio medico in cui nessuno si fermerà mai. Una di quelle che non ne vieni a sapere se non per caso. Ma io ve la sto per raccontare.”

Così si apre il mio nuovo romanzo Linea retta, edito da Bookabook e con il patrocinio di CUAMM Medici per l'Africa.

Perché è proprio di storie non raccontate che volevo parlare, di storie che anche se non le vedi, accadono, accadono ogni secondo, ovunque nel mondo. Intrecciate, annodate, confuse e convulse.

Ho voluto tracciare una linea retta lungo queste storie e provare a vedere quante vite coglievo.


Nasce così, l'idea per il romanzo, dopo un incontro con l'attivista per i diritti umani congolese John Mpaliza che mi ha portato a chiedere quanti collegamenti nascosti ci fossero tra la nostra vita quotidiana e il continente africano. Ma soprattutto mi ha portato a rivedere quello che immaginavo sull'Africa, che al di là dell'espressione geografica, non esiste. Ed è invece costellata da popolazioni, culture, usanze e panorami completamente diverse.


In due ore, John, parlandomi del genocidio congolese legato al mercato del coltan, mi aveva completamente dato una visione aerea di una realtà che non conoscevo e che eppure era direttamente collegata al telefono che avevo tra le mani.

Ho quindi cercato di usare un punto di vista nuovo, ma che mi rappresentasse allo stesso tempo, per cercare di soverchiare la narrazione che abbiamo del continente e toccare tematiche ambientaliste, politiche, sociali e culturali, cercando di non cadere nei soliti pietismi o facili clichè.

Mi sono immerso per mesi nella letteratura, nel cinema, nella musica del Burkina Faso, del Togo, del Niger e della Libia, incontrando persone che sono arrivate qui in Italia lungo la tratta migratoria e altre che dall'Italia, sono andate a vivere in Africa. Ognuno di loro ha come composto un tassello di un immagine più ampia che ho voluto rendere attraverso il romanzo.


Ho presentato l'idea attraverso un crowdfunding online che ha raccolto oltre 250 sostenitori in poco più 60 giorni e formato una piccola grande community di lettori. Ed è così che il libro è stato pubblicato da Bookabook, accompagnato dalle illustrazioni di Alin Dobos, artista e studente della Scuola Internazionale di Comics che ha realizzato appositamente 10 acquerelli, uno a capitolo, per rendere le atmosfere complesse e a tratti oniriche, a tratti spietate, attraverso un'altra prospettiva.


Mi chiamo Mirko Vercelli e sono un giovane autore e attivista torinese, studente di Scienze della comunicazione ed per chiudere il cerchio che ho deciso che tutto ciò che guadagnerò dalla vendita del romanzo andrà devoluto al progetto Come prima più di prima, a sostegno di 12 case d'attesa in Africa, di CUAMM Medici per l'Africa.


Questo è Linea retta.


Il villaggio Batarriba è assediato dal fiume Tutula che, quando piove, travolge ogni cosa con le sue acque violente. Il piccolo Baba sa che solo i loa, potenti spiriti della natura, possono placarne la furia. E quando, durante un temporale, un fulmine colpisce un aereo che disperde il suo carico sul Togo, il bimbo, credendo di osservare il carro di un loa, pensa sia l'occasione per salvare la sua gente. Tra gli oggetti caduti trova una bambola di pezza che scambia per la moglie di uno spirito, scivolata dal carro mentre fuggiva dalla tempesta. Per riportarla al suo sposo, Baba attraversa un'Africa magica, spietata e commovente, seguendo la linea retta tracciata nel cielo dal carro dei loa, fino ad arrivare in Italia come clandestino su un barcone.


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