Nato in Olanda nel 1872.
Studia all’Accademia di Belle Arti di Amsterdam.
Conosce la pittura divisionista e quella dei Fauves, ma è affascinato anche dalla pittura cubista.
Si reca a Parigi per poi tornare in patria nel 1914 a causa di una malattia del padre; dovrà rimanervici sino al 1919 a causa dello scoppio della Prima guerra mondiale.
Indirizzerà la sua pittura verso l’Astrattismo.
Prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale lascerà Parigi, dove si trovava dal 1919, per andare in Gran Bretagna. In seguito si trasferirà a New York dove morirà nel 1944.
MULINO OOSTZIJDE DI SERA (1908)
Il mulino è il tipico elemento del paesaggio olandese.
I colori sono quelli della pittura romantica, brillanti e luminosi.
Il mulino è collocato al centro della metà sinistra della tela.
A distanza di un anno si rivela capace di cambiare radicalmente tecnica nel
MULINO WINKEL AL SOLE
stende il colore con piccole chiazze colorate secondo una personale interpretazione del Divisionismo.
Usa i tre colori primari riprendendo i Fauves.
Il tema dell’albero mostra il cammino verso l’Astrattismo.
FATTORIA PRESSO DUIVENDRECHT (1916)
Gli alberi sono gli elementi principali della tela.
Essi costruiscono una rete verso il cielo.
ALBERO ROSSO (1910)
Il tronco è chiazzato di rosso. Sui rami queste chiazze appaiono come fiammelle.
L’albero sembra inizialmente adagiarsi a destra, poi protende le punte verso l’alto ed, infine, a sinistra i rami sono quasi pronti ad immergersi nel terreno.
Mondrian ritiene che «l’aspetto delle cose in natura cambia, mentre la realtà rimane costante».
Per egli l’aspetto della natura è superiore a ogni tentativo di una sua imitazione, quindi, nascono opere il cui linguaggio è ridotto all’essenziale come ad esempio in
COMPOSIZIONE 10 IN BIANCO E NERO (o MOLO E OCEANO) (1915)
E’ una porzione di oceano contenuto in un ovale. Forma che ha tratto dai Cubisti.
L’oceano, per lui, simbolizza l’elemento femminile (orizzontale) e la foresta l’elemento maschile (verticale).
I segmenti suggeriscono la presenza di un molo.
La pittura di Mondrian ha raggiunto l’Astrattismo.
Questo nuovo modo espressivo verrà chiamato dall’artista Neoplaticismo, dove platicismo sta per ‘linguaggio’.
Nel 1917 fonda la rivista De Stijl insieme a Doesburg.
Mondrian riconosce che l’arte deve identificarsi con la vita. Poiché la vita è interiorità, l’artista deve escludere dalle sue opere il mondo oggettivo.
In primo luogo egli deve agire attraverso linee rette e non curve, essendo quest’ultime sinonimo di emozioni.
Le emozioni, inoltre, possono essere espresse anche attraverso la stesura dei colori e con l’utilizzo di molte tonalità differenti, perciò l’artista mira alla tinta unita ed i colori utilizzati sono i tre primari: rosso, giallo e blu.
Ad esempio, in Composizione 11 i colori si dispongono in modo asimmetrico insieme a superfici bianche ed a strisce nere. (Come noto, il bianco ed il nero sono dei non colori).
(1930)
Di Federica Bertoni, Liceo L.A. Seneca, 5°L
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