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  • La Redazione

Studiare all'estero

Cari lettori di S/Cool Mag, oggi vi vogliamo parlare di una delle più belle esperienze che i ragazzi possano fare durante il proprio percorso di studi: andare a studiare all'estero!

Studiare all'estero rappresenta quasi sempre, se non certamente, un'occasione di grande arricchimento per adolescenti e giovani adulti, non solo dal punto di vista dell'approfondimento della lingua straniera parlata nel paese ospitante, ma anche e soprattutto per la ricchezza dell'esperienza in sé.

Attraverso un periodo di studio lontani da casa, soprattutto quando si è giovani, si impara ad uscire dalla propria "confort zone"; si comprende che il mondo è un posto grande e vario che non funziona solo seguendo le regole e le convenzioni a cui siamo da sempre abituati; si scoprono posti nuovi, nuove abitudini, usi e costumi; si impara ad apprezzare il diverso e si acquista una maggiore consapevolezza di chi siamo e da dove veniamo.

Proprio così, una volta tornati da un'esperienza di questo tipo sapremo apprezzare di più le "cose belle" di casa e saremo più critici riguardo ad aspetti del nostro Paese che possono essere migliorati, proprio perché avremo visto e vissuto come funzionano le cose da un'altra parte.

Ma i "pro" non finiscono qui. Avete mai sentito l'espressione: "i posti sono semplicemente persone"? Esattamente, uno degli aspetti migliori del fare un'esperienza all'estero riguarda proprio le persone che si conosceranno durante il soggiorno. Ciascuna di esse vi saprà lasciare qualcosa di suo, della sua cultura e della sua personalità e, allo stesso tempo, anche voi lascerete un pezzetto di voi a loro. Una volta tornati a casa, vi sembrerà di aver lasciato non solo un "posto", ovvero una città e un Paese, ma soprattutto vi renderete conto di come quel posto sia strettamente legato e interconnesso con tutte le persone con cui avete condiviso la vostra esperienza e vi troverete a sentire la mancanza delle uscite, delle gite, delle serate, delle giornate di studio con quelle persone e il "posto" sarà la cornice perfetta di tutto questo.

C'è un'espressione della lingua gallese che è perfetta per descrivere la sensazione che proverete ripensando alla vostra esperienza: "hiraeth". La definizione è "the feeling of longing for a home that no longer exists or never was. A deep and irrational bond felt with a time, era, place or person", ovvero "il desiderio di una casa che non esiste più o che non c'è mai stata. Un legame profondo e irrazionale con un periodo di tempo, un'epoca, un posto o una persona".

Ma ora veniamo alla pratica! Come fare per trascorrere un periodo di studio all'estero?

Le opzioni sono tante e bisogna ricordare che ogni esperienza sarà speciale e, per quanto breve o lunga che sia, saprà insegnarvi e lasciarvi qualcosa perché viaggiare è sempre un arricchimento.

Oltre al classico "exchange year", che prevede generalmente lo svolgimento del quarto anno della scuola superiore in un paese straniero, vi è anche la possibilità di trascorrere altrove solo sei mesi del suddetto anno scolastico.

Ci sono poi le tradizionali vacanze-studio estive: in questo caso, per sfruttare al 100% l'esperienza, consigliamo di trascorrere il periodo all'estero presso famiglie locali e di partire con persone che non si conoscono.

Ma non disperate se per qualche motivo durante i vostri anni di liceo non avrete la possibilità di partire per fare un'esperienza di questo tipo! Anche l'università offre tante soluzioni per trascorrere periodi di studio all'estero, come l'ormai famosissimo programma Erasmus+. Oppure, in alternativa, fino a 26 anni si può partecipare ai programmi per diventare ragazze/i alla pari.

Insomma, come avrete capito le opzioni sono davvero tante e i posti nel mondo altrettanto infiniti... La vostra avventura potrebbe essere più vicina di quanto pensiate (Covid permettendo)!


Di La Redazione

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