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  • Camilla Chinaglia - Liceo E. Cairoli

Sulla nascita dei premi Nobel e sull’importanza di premiare il merito accademico

Il giorno 21 ottobre ricorre la nascita di Alfred Nobel, chimico e filantropo svedese responsabile dell’istituzione dei premi Nobel.

Alfred era un uomo coltissimo e la sua conoscenza era eclettica: egli infatti parlava sei lingue, era studioso di letteratura, filosofia, fisica e chimica, oltre ad essere un imprenditore di successo nei campi dell’edilizia e dell’ingegneria meccanica.



Le sue scoperte in ambito delle scienze furono molteplici, ma quella per cui tutti lo ricordano è l’invenzione della dinamite.

Durante uno dei suoi viaggi di istruzione a Parigi egli venne in contatto con Ascanio Sobrero, chimico italiano che aveva sintetizzato la nitroglicerina, sostanza di cui Nobel si interessò in modo particolare.


Al tempo, l’esplosione della nitroglicerina era estremamente pericolosa e per far sì che essa avvenisse le condizioni ambientali necessarie erano troppo elaborate per essere replicabili in contesti vari ad uso bellico ed edile.

Ciò nondimeno, convinto delle potenzialità della scoperta di Sobrero, Nobel condusse numerosi test con il padre fino ad arrivare all’ esperimento decisivo: sottacqua egli posizionò un tubo in zinco riempito di nitroglicerina nel quale un esplosione iniziale fosse causata da una quantità di polvere da sparo, che avrebbe fatto detonare la nitroglicerina. Nacque così la dinamite.


Con il brevetto della sua invenzione, Alfred fu in grado di edificare 90 industrie in tutta Europa, dove la nitroglicerina iniziava ad essere molto richiesta per la demolizione di edifici.


Essenziale ruolo nella futura scelta di istituire il premio per la pace, fu per Alfred la conoscenza di Bertha von Sutter, che gli fu segretaria per un breve periodo. La baronessa von Sutter era sostenitrice del movimento pacifista e fu autrice del successo editoriale “Giù le armi”, che le vinse il primo premio Nobel per la pace mai conferito.


Alfred Nobel morì a San Remo il 10 Dicembre 1896. Nel suo testamento espresse la volontà che con il suo patrimonio fosse istituito un fondo economico e che annualmente cinque pari somme di denaro fossero impiegate per costituire cinque premi distinti per coloro che negli ambiti della Medicina, della Fisica, della Chimica, della Letteratura, e della Pace avessero compiuto nel corso dell’anno precedente le scoperte e migliorie di maggior rilevanza a favore del genere umano.


Il suo testamento fu visto con sospetto dalle istituzioni governative, dalla sua famiglia e persino dalle persone che erano state incaricate da Nobel di eleggere i candidati vincitori e attribuire il premio. Pertanto, i premi furono distribuiti per la prima volta solo nel 1901, cinque anni dopo la sua morte.

Il premio in economia fu aggiunto a quelli precedenti successivamente, nel 1968 con i fondi stanziati dalla Banca Statale Svedese alla ricorrenza del 300° anniversario di quest’ultima.


Nei 120 anni trascorsi dai primi premi assegnati, studiosi e personaggi di spicco sono stati insigniti di un totale di 609 premi e grazie questi ultimi l’attenzione della stampa è stata brevemente spostata sui meriti accademici e umanitari e distolta da fatti di cronaca quotidiana di scarsa funzione esemplare.


Persone come Nelson Mandela, Marie Curie, Fleming e Einstein hanno ricevuto la famosa medaglia e tenuto il loro discorso davanti all’accademia, lasciando il loro indelebile segno nella storia contemporanea. L’acclamazione dei premi non cessa di avere la sua importanza anche in un’età in cui l’informazione ha una rapidità stupefacente.


Infatti, nel premiare gli studi, incentivare la ricerca ed elogiare gli sforzi per rendere il mondo un posto più pacifico, non solo si riconosce la lode dove essa spetta, ma si erge ad esempio agli occhi di tutti ciò che un impegno continuativo e profondo porta in primo luogo all’ umanità e successivamente alla vita di una persona, rendendola monito di eccellenza per i contemporanei e le generazioni a seguire.



Di Camilla Chinaglia, Liceo E. Cairoli, 3°G

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