Il dittico raffigura Federico da Montefeltro e sua moglie Battista Sforza. Le due tavole, di piccole dimensioni, un tempo erano unite da una cerniera e si aprivano a libretto. I ritratti avevano una funzione molto intima e privata.
Il duca e la duchessa sono rappresentati di profilo per garantire la verosimiglianza, inoltre sono affrontati e l’unità è suggerita dalla luce e dal paesaggio (marchigiano, dove i Montefeltro regnavano) sullo sfondo. Spicca il contrasto tra l’incarnato scuro di Federico e quello molto chiaro di Battista, pallore che allude alla sua precoce scomparsa. Quest’ultima è vestita con un abito prezioso e porta un’elaborata acconciatura, mentre Federico indossa una veste ed un berretto rossi.
Nel ‘Trionfo’ Federico è su un carro trainato da bianchi cavalli (che simboleggiano la potenza), è incoronato dalla Fama ed è accompagnato dalle virtù cardinali: Prudenza, Fortezza, Giustizia e Temperanza. Battista, invece, è su un carro trainato da unicorni (simbolo di castità) ed è accompagnata dalle sue virtù: Carità, Fede, Castità e Modestia. La scritta che canta le lodi di lei ha il verbo al passato, ciò sta a significare che il dipinto venne eseguito dopo la sua scomparsa.
Di Federica Bertoni, Liceo L. A. Seneca, 5°L
Comments